“Allora Andrea, cosa fai di bello?”
“Faccio Shiatsu“
Reazione 1:”Ah! I massaggini!”
Reazione 2: “Oh mama! L’ho provato una volta, che dolore!”
Reazione 3: “Quindi…sei tipo un santone?!”
In tutti questi anni, parlando della mia passione per lo Shiatsu con le persone, mi sono reso conto che molti non sanno cosa è, come funziona e su che principi si basa.
Qualcuno ne ha sentito parlare e si è fatto qualche idea.
Sbagliata.
Pochi lo conoscono davvero per esperienza diretta, in quanto colleghi, studenti o riceventi entusiasti.
Per tutti gli altri, ecco che andiamo a
Distruggere i 3 luoghi comuni sullo Shiatsu
Luogo comune numero UNO: Lo Shiatsu è un massaggio
NO, mi dispiace, non è un massaggio. Non come viene inteso comunemente.
Alla parola “massaggio” il nostro cervello produce immediatamente l’immagine di un corpo nudo su un lettino e un professionista che friziona, impasta e pinza i tessuti con le mani piene di olio.
Lo Shiatsu più classico si fa a terra, sdraiati su un accogliente futon, con l’operatore che lavora in ginocchio.
Si sta vestiti, meglio se in maniera comoda. Abiti troppo stretti, jeans, cinture e altri accessori rendono il lavoro più complesso all’operatore e non permettono al ricevente di rilassarsi adeguatamente.
Se avete mai avuto la sfortuna di incontrare un operatore che vi ha chiesto di spogliarvi perché così “si sente meglio” o ” l’energia circola liberamente”, forse fare Shiatsu non era il suo interesse principale.
La buona notizia è che potete denunciare l’accaduto alla sua federazione Shiatsu di riferimento (Fisieo, Apos,…).
Non sai se il tuo operatore è iscritto a una federazione? Molto male: controlla subito.
Luogo comune numero DUE: Lo Shiatsu FA MALE
Le pressioni Shiatsu lavorano sul corpo con una profondità che non ha eguali.
Agiscono sui muscoli, sulle articolazioni, sugli organi, sui punti di agopuntura e sui meridiani, sul sistema nervoso, su quello circolatorio, sull’umore, su zone riflesse anche molto distanti; influenzano il respiro, la mente, il rilascio di ormoni e neurotrasmettitori.
Tutto questo contemporaneamente.
E senza fare male.
Però molte persone credono che lo Shiatsu sia doloroso, composto da manovre invasive, che fanno scrocchiare il corpo, e che sia un male necessario, una prova da superare per stare un po’ meglio.
Spesso, dopo un trattamento Shiatsu VERO, mi sono sentito dire:
“Ma sei sicuro che questo sia Shiatsu?! È piacevolissimo, non ho sentito male e sto DA DIO”
Io: “Sì. Sono abbastanza sicuro.”
Mi sono chiesto spesso il perché di una credenza così diffusa e ho trovato 3 risposte possibili
- Operatori con le mani di pietra
Nessun operatore è uguale a un altro. Pur facendo tutti Shiatsu, ogni trattamento è differente. Può essere diverso lo stile, certo, ma più sovente è una questione di tocco e sensibilità.
La regola vorrebbe che ogni pressione fosse quella adeguata.
Adeguata alla persona che la riceve, alla zona del corpo e all’effetto che si cerca, anche in risposta alle mille comunicazioni sottili che il corpo del ricevente ci manda ogni momento.
Ci possono essere operatori che, per struttura, attitudine e sensibilità, portano sempre una pressione MOLTO intensa. A qualcuno può piacere, ad altri dà fastidio. - Stile Kamikaze.
A volte pressioni molto importanti possono essere il marchio di fabbrica della scuola di provenienza.
In alcune scuole si insegna a portare la pressione fino in fondo.
Come dice il poeta: “Fin quando fa male, fin quando ce n’è”.
Esempio.
“Sul paravertebrale è necessario portare una pressione perpendicolare a pollici sovrapposti pari a 35 kg.”
“Maestro, ma il ricevente urla.”
“Meglio, significa che non è ancora svenuto.” - Spacciatori di Shiatsu.
Lo Shiatsu non ricerca lo “scrocchio” (che poi si chiamerebbe thrust articolare).
Lo Shiatsu è fatto soprattutto di pressioni, ma anche usando tecniche accessorie (stiramenti, oscillazioni, trazioni, ecc.) non si fanno movimenti bruschi o forzati.
A volte, certo, quando si va a mobilizzare il corpo, può succedere di sentire dei rumori strani e qualche piccolo thrust può accadere, ma rientra nel limite della spontaneità.
Ricordiamoci che manovre così importanti non sono prive di rischi e rientrano nelle competenze mediche.
La realtà è molto semplice: ci sono stati dei CIARLATANI che operavano manovre di chiropratica senza avere i titoli per farlo e, non potendo dire di essere medici, mascheravano l’attività dicendo di fare Shiatsu
(magari vantando un attestato di partecipazione a un corso durato un fine-settimana…)
Purtroppo questo ha tutt’oggi una ripercussione negativa su chi propone uno Shiatsu VERO, raffinato in diversi anni di studio e pratica.
Luogo comune numero TRE: Funziona solo se ci credi
Qui si racchiudono un mare di baggianate sullo Shiatsu che nascono un po’ dall’ignoranza e parecchio dal marketing legato alla new age/medicina alternativa/pratiche spirituali non meglio definite.
E grazie a questo alcune persone non vogliono nemmeno sentire parlare di Shiatsu perchè
- “non ci credo e quindi su di me non funziona”
- “è contrario alla mia religione, sono pratiche sataniche”
- “ma lascia stare tutta quella roba lì, e i guru e l’energia… io c’ho male alla schiena, mica ai ciàcra”
Per rispondere a tutto questo si potrebbe scrivere un libro ma, cercando di essere sintetico, ecco qualche piccolo chiarimento:
Lo Shiatsu, che è una tecnica giapponese, trova le sue radici nella Medicina Classica Cinese, quindi ha qualche migliaio di anni di esperienza.
Naturalmente, essendo una pratica antica e che appartiene ad una cultura e ad un linguaggio diversi dai nostri, porta con sè termini molto particolari e immagini “esotiche”.
Ma non farti trarre in inganno. I cinesi sono e sono sempre stati estremamente pragmatici.
Le pratiche che sono sopravvissute fino ad oggi si usano ancora perché funzionano.
E si lavora sul corpo in maniera molto pratica, si preme, si stira, si muove il corpo per ristabilire l’equilibrio e influenzare POSITIVAMENTE i processi di rigenerazione.
Senza formule magiche, senza telepatia o amuleti portafortuna.
Ogni tanto si sentono nomi strani, un po’ buffi come
- “porta del destino”
- “mare dei soffi”
- “naso di vitello” *
ma fanno parte del gioco e del fascino, se ti piace, di questa straordinaria arte per la salute.
*
[ sono tutti nomi di punti. “naso di vitello” mi ha sempre fatto molto ridere ma è, tra l’altro, di straordinaria importanza nel trattamento del ginocchio ]
Se non hai mai provato un trattamento VERO, non farti influenzare da quello che senti in giro.
Anzi, fatti uno dei regali più belli e contatta un operatore professionista SERIO.
Ti potrà aiutare anche più di quello che pensi.
Esperienze strane? Raccontamele!
Se hai avuto esperienze particolari con lo Shiatsu o trattamenti simili, mi farebbe piacere sentire la tua storia. commenta qui sotto o scrivi una mail a info@benessum.it.